martedì 6 luglio 2010

Nebuolsa nera

Domenica sera:

Stanza calda, troppo per nn farsi un giro, voglio tanta aria fresca e tanto relax, ... nn sapevo cosa mi attendeva... direzione San Martino, dopo aver nuotato nel “mare” di macchine e parcheggiato la vespa, cerchiamo un po' di spazio sul muretto, la parte più alta... ci sediamo, noooooo, con il movimento del braccio, per sistemarsi meglio la mia “dolce metà” fa volare la sua borsa, che gli era poggiata di fianco, ed atterra in una selva scura...

Mi guarda incredulo, sembra quasi divertito, nn aveva ancora realizzato, ma è caduta la borsa??? eh si...

neanche il tempo di finire la frase, nn era più in se, aveva perso le sembianze umane, era una nebulosa nera, paura!

Cerco velocemente di riordinare le idee, mi riaffaccio per vedere bene, (si fa per dire, troppo distante e buio) chiediamo ai ragazzi della focacceria, se sanno di chi è la struttura sottostante o se hanno le chiavi per scendere giù, dai una soluzione la troviamo...

tuona ed entra a chiedere, nisba, niente chiavi ed nn hanno notizia del proprietario dell'albergo, chiuso da tempo.

Si affaccia e studia un possibile percorso, cerco di rincuorarlo, nel frattempo, dai, nella borsa ci sono solo i documenti, il cellulare, le chiavi della vespa e l'ipod ce l' hai in tasca, mi scanso da un fulmine, mi avrebbe incenerita, per un soffio, ma ci sono le chiavi di casa, devo chiamare, meno male, si è subito trovata la soluzione, per farlo rincasare senza problemi e per nn svegliare nessuno...

Nn abbandona l'idea di calarsi giù in qualche modo, boccia il mio percorso da “ Indiana Jones” hehehe, decide di scendere dal lato della focacceria nn oso trattenerlo dal nn farlo, stavolta il fulmine mi avrebbe colpita in pieno, ansia, ma nn doveva essere una serata all'insegna del relax?!? lassù qualcuno ci ama...

Scavalca il cancello, per accedere su una sorta di “balcone”, scavalca la ringhiera si cala su di una striscia di tegole spioventi, tenendosi con le mani sul pavimento del “balcone” , scende pian pianino, ed eccolo il “funambolo” in perfetto equilibrio su d'una asta di ferro, con un agile salto è a terra in uno spiazzo di cemento, vicino a dei condizionatori... sospiro di sollievo, da parte di tutti noi spettatori attoniti, ma che “tien' rint' à borsa, nu' sacc' è sord'?!?” magari...

Cammina su dei tubi, per nn scendere nella selva, troppi rumori sospetti, troppo rischioso addentrasi, la possibilità di fare incontri ravvicinati, con le “zoccole” è davvero alta, desiste e decide di risalire, sembra a suo agio,“na' scignitella”, cuore in gola fin quando nn l'ho avuto accanto, sudato e super stressato, ma illeso...

1 commento:

  1. ma che “tien' rint' à borsa, nu' sacc' è sord'?!?” magari...

    Sei un mito Simo, ma alla fine 'sta borsa.... l'avete ripresa??

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