martedì 2 novembre 2010

Betty

Il riprendere la vespa, dopo cinque anni, é stata una forte emozione, per un lungo periodo della mia vita é stata una fedele compagna di strada, amata ed odiata per tutto le volte che mi ha lasciata a piedi e per tutte le volte che é andata oltre il suo limite, portandomi in posti lontani, del resto il primo amore nn si scorda mai...

Ed eccomi, di nuovo in strada, il percorso é breve, la dovevo solo lasciare dal meccanico ( ma che c' vò), se nn fosse stato per il battito del mio cuore, nn “accelerato” di più, la sentivo così leggera , così instabile, mi ero abituata alla moto, un altro mondo, fatto di stabilità e di potenza.

Si ammetto ho pensato ma é un “fottuto” trabiccolo, quale misteriosa forza di gravità le consente di nn abboccarsi da un lato, considerando le due piccole ruote, ed il carico di pendenza maggiore da un lato, perché nella parte posteriore destra c'é il motore, e dall'altra una ruota di scorta, il serbatoio é invece centrale e al disopra c'è un comodo sediolino a molle.

E' stata innovativa nel suo genere considerando che il suo "debbuto" é stato nel 1946, dando vita ad una nuova era, perché cambiava la posizione delle gambe nn più separate, dal serbatoio, ma congiunte ed appoggiate su di una pedana, una comoda alternativa alla moto, la si potrebbe definire la mamma degli scooter...hahaha

Mi sono rinfrescata velocemente la memoria, la prima regola:

é mai, per nessun motivo al mondo utilizzare il freno davanti, anche se ti attraversa all'improvviso la strada “Bamby” , meglio centrare il bersaglio “scostumato ed incosciente” rispetto al rischio che si blocchi la ruota davanti e ti saluto, ma avevo un buon promemoria, la leva era spezzata e bloccata, per cui, anche volendo, nn sarebbe stato possibile, meglio..

la seconda regola:

ricordarsi che il freno di dietro é sulla pedana a destra, per cambiare le marce usare la mano sinistra, la prima é in su tirando la leva della frizione;

la terza regola:

quando si frena utilizzare il freno motore scalando velocemente ma nn troppo e mollare la frizione, se si fanno le due cose in contemporanea in curva, nn si derapa come in moto, si cade é basta, bene bene sono pronta....aiutoooooo



mercoledì 22 settembre 2010

Regole

Era da tanto tempo, che nn guidavo la macchina, è stato bello farlo in un paese straniero, la cosa drammatica è rendersi conto che a Napoli dove vivo, nn c'è alcun tipo di rispetto per i pedoni, la segnaletica nn ha alcun tipo di valore, sono visti come dei “disegnini” colorati racchiusi in forme geometriche su dei pali, sparsi a casaccio per la città.

Per nn parlare degli incroci, gli automobilisti si trasformano in belve feroci, e l'unica regola che vige e del “chi si tu e del chi song' io” , ci si guarda per un attimo “lunghissimo”, ed a seconda dell'intensità dello sguardo o della semplice paura di nn distruggere la propria macchina, si lascia passare l'altro, anche se nn ha il diritto di precedenza.

Invece qui, in questa oasi felice per noi “piloti”, se nn si dà la precedenza, ci si becca una strombazzata di clacson, l'incessante bussata di richiamo, si placa solo nel momento in cui, si chiede scusa, alzando una mano che equivale a un “ dai su, nn t'arrabbià, ja ja ja, nn ò facc' chiù...”, i più integerrimi ti mando a quel paese, altri più compresivi la smettono di distruggerti il timpano ed abbozzano un ghigno di soddisfazione.

Considerando il mio background, in un mese, ho collezionato quattro bussate, un “vaffan bene”...heheheh direi una buona media

martedì 6 luglio 2010

Nebuolsa nera

Domenica sera:

Stanza calda, troppo per nn farsi un giro, voglio tanta aria fresca e tanto relax, ... nn sapevo cosa mi attendeva... direzione San Martino, dopo aver nuotato nel “mare” di macchine e parcheggiato la vespa, cerchiamo un po' di spazio sul muretto, la parte più alta... ci sediamo, noooooo, con il movimento del braccio, per sistemarsi meglio la mia “dolce metà” fa volare la sua borsa, che gli era poggiata di fianco, ed atterra in una selva scura...

Mi guarda incredulo, sembra quasi divertito, nn aveva ancora realizzato, ma è caduta la borsa??? eh si...

neanche il tempo di finire la frase, nn era più in se, aveva perso le sembianze umane, era una nebulosa nera, paura!

Cerco velocemente di riordinare le idee, mi riaffaccio per vedere bene, (si fa per dire, troppo distante e buio) chiediamo ai ragazzi della focacceria, se sanno di chi è la struttura sottostante o se hanno le chiavi per scendere giù, dai una soluzione la troviamo...

tuona ed entra a chiedere, nisba, niente chiavi ed nn hanno notizia del proprietario dell'albergo, chiuso da tempo.

Si affaccia e studia un possibile percorso, cerco di rincuorarlo, nel frattempo, dai, nella borsa ci sono solo i documenti, il cellulare, le chiavi della vespa e l'ipod ce l' hai in tasca, mi scanso da un fulmine, mi avrebbe incenerita, per un soffio, ma ci sono le chiavi di casa, devo chiamare, meno male, si è subito trovata la soluzione, per farlo rincasare senza problemi e per nn svegliare nessuno...

Nn abbandona l'idea di calarsi giù in qualche modo, boccia il mio percorso da “ Indiana Jones” hehehe, decide di scendere dal lato della focacceria nn oso trattenerlo dal nn farlo, stavolta il fulmine mi avrebbe colpita in pieno, ansia, ma nn doveva essere una serata all'insegna del relax?!? lassù qualcuno ci ama...

Scavalca il cancello, per accedere su una sorta di “balcone”, scavalca la ringhiera si cala su di una striscia di tegole spioventi, tenendosi con le mani sul pavimento del “balcone” , scende pian pianino, ed eccolo il “funambolo” in perfetto equilibrio su d'una asta di ferro, con un agile salto è a terra in uno spiazzo di cemento, vicino a dei condizionatori... sospiro di sollievo, da parte di tutti noi spettatori attoniti, ma che “tien' rint' à borsa, nu' sacc' è sord'?!?” magari...

Cammina su dei tubi, per nn scendere nella selva, troppi rumori sospetti, troppo rischioso addentrasi, la possibilità di fare incontri ravvicinati, con le “zoccole” è davvero alta, desiste e decide di risalire, sembra a suo agio,“na' scignitella”, cuore in gola fin quando nn l'ho avuto accanto, sudato e super stressato, ma illeso...

giovedì 1 luglio 2010

Bruno

Spagna-Portogallo:

gran bella partita, la mia forte avversione per Cristiano Ronaldo, mi ha spinta a tifare per la Spagna, anche se almeno un rigore, per il Portogallo c'era, considerando i diversi fallacci fatti sullo stesso, povero, ihihihi...

Non era il posto migliore per godersi la partita, il pub era troppo piccolo, spazi ristretti e tante persone, ed ecco la “svolta” al 63' David Villa segna, siiiiiii!!!

Il Portogallo tenta di recuperare, ma in vano, il portiere della Spagna nn lascia passare nessuna palla.

Mi si avvicina un ragazzini, avrà avuto 8 anni circa, tu tifi per la Spagna, vero???, mi sono sentita gelare, sarà stato il suo sguardo carico d'odio, ero come in un cubetto di ghiaccio, cerco d'articolare una risposta, “eh” si, tu Portogallo?, annuisce continuando a fissarmi, finalmente si allontana, “mizziga”, che tipo!

A fine partita mi prendo la rivincita, ero seduta su di una sgabello altissimo, guarda caso, sovrastavo la piccola peste che era proprio lì, davanti a me di spalle, si sarà sentito osservato, perché si gira di scatto e mi guarda, (nn aspettavo altro per attuare la mia vendetta).

hahahaha avete perso,hahaha, dopo un 'attimo di silenzio, digrigna i denti e mi dice con un filo di voce, nn ci hanno concesso la punizione, ed alza la mano sinistra in direzione del mio viso, come se mi volesse “cieca l'occhio”,... panico, vengo salvata da un amico che gli chiede il nome.

Bruno, ora sorride, ed abbassa la mano, bofonchia qualcosa, saluta e va via...hahahah l'adoro!


domenica 27 giugno 2010

Camminare a piedi no?!?

Avevo il casco integrale, quella grandissima...nn ha potuto sentire le mie “jastemme”, stronza, ma nn guardi, ti immetti così senza una freccia, nn curante di tutto un mondo attorno, tu vai “a cazzo di cane”, e per la brusca frenata mi si è pure spenta la moto, ed il bello che nn si è accorta di niente, sono questi momenti, che ti fanno desiderare d' avere un lancia fiamme, con un semplice “clic” lei e la sua macchina, brucerebbero... già.

Oltre ai pedoni cecchini, esiste un'altra categoria da cui doversi difendere, ed quella delle “donne-farfalla” alla guida, nn prestano attenzione credono che la strada sia loro, ed un fenomeno legato alla macchina.

Appena si siedono nell'abitacolo cambiano, all'improvviso , il loro cervello si riempe di farfalle inferocite, sarà il continuo sbattere d'ali o il sovraffollamento, da impedire d'essere accorte e vigili, difatti prediligendo manovre assurde una di questa è l' inversioni di marcia subito dopo una curva, ovviamente la macchina è quasi sempre una di quelle enormi, così possono occupare meglio entrambe le corsie, mi sembra giusto!

Benedette creature, ma camminare a piedi, no?!?


mercoledì 23 giugno 2010

Mega Corno

Il risveglio nn è stato dei migliori, prima il martellare di un rumore in lontananza, poi sempre più chiaro e con la stessa cadenza, desumo fosse la sveglia nn capisco il perché a quell'ora, boh, poi come se nn bastasse, la pancia, un gran male, ciò si è tradotto in uno stato umorale nero.

Mi sa che si è fatta ora di alzarsi, anche se sono le 6,30 credo, va beh, in meno di un minuto sono in strada, cavolo nn ho lasciato nemmeno un biglietto, che figura, nn solo mi sono autoinvitata a dormire da lei ed già la seconda volta che sparisco, le mando un sms dopo... al solito.

Cosa t'hanno fatto, ma che cazzo, pedalino posteriore della moto tranciato di netto, paraurti della marmitta ammaccato, frizione rotta, “t'anna magnà e cane e canciello”, qualche beota deve averla fatta cadere facendo manovra, odio profondo.

Ottime premesse per una fantastica giornata, voglio un mega corno, si uno scudo, neanche il tempo di finire di fantasticare, che un cretino in vespa decide di attraversare la strada in trasversale, tagliandola sia a me e sia al pullman che mi precedeva sulla destra, nn so come, sono riuscita a frenare, nn so come, nessuno dei due è caduto, nn so come nn sono scesa dalla moto e l'ho preso a capate con tutto il casco.

Ma ti sembra normale, così si porta la vespa, grazie tu sei distratta, ascolti la musica, ma che dici, mi sa che hai bevuto, ma l'hai vista la posizione della vespa in orizzontale rispetto alla strada, se ci fosse stato un pedone l'ammazzavi, per quanto possano essere folli, nn attraversano così, ma va, se permetti io sono più grande ed ho una maggiore esperienza, si certo, è si vedo, da come guidi, ma fammi il piacere...

I passanti erano più divertiti che altro, vedere due che litigano senza insultarsi, con espressioni forti, è una cosa inusuale...

martedì 22 giugno 2010

Calcetti

Tempo incerto, dopo una breve riflessione sul prendere la moto o meno, considerando la pioggia ad intermittenza, recuperato “lo scafandro” pantalone e giacca impermeabile, opto per il potente mezzo, la pigrizia e l'aver fatto tardi, sono stati determinanti.

Eccola lì la piccola “fantozzi” sotto l'acqua, manco il tempo d'uscire dal viale di casa che iniziano le prime gocce, si va beh, ora smette, tanto il tratto è breve... nn avevo fatto i conti con la “ciorta” diluvio, in realtà erano delle vere e proprie secchiate d'acqua, solo un genio come me, del resto, poteva lasciare le protezione ben custodite nel bauletto, loro almeno sono al riparo hahahah...

Sulla visiera del caso si era formata una costellazione di gocce d'acqua,la visibilità era scarsa, ed in queste circostanze, bisogna fare molta attenzione ai pedoni, soprattutto quelli senza ombrello, sembrano cecchini pronti a farti fuori, ti puntano e si lanciano, nn si capisce perché loro debbano avere la precedenza, che ci siano le strisce o meno, si lanciano ad occhi chiusi a chi “coglio coglio”.

Per un soffio, hihihihi è toccata alla macchina davanti a me lottare con “l'orco” inferocito, ma dove sta guardando, ma le sembra questo il modo di guidare, ma si vergogni, io sono cardiopatica, toccandosi il petto, una scena madre, da oscar, ma che brava, il poveretto è dovuto uscire dalla macchina per tranquillizzare la signora, che aveva iniziato a dare dei calcetti alla ruta anteriore, tutto sotto una pioggia incessante.


domenica 20 giugno 2010

fatt' a llà

Ore 16 di un sabato pomeriggio uggioso, dopo aver “timbrato” il cartellino, da brava schiava, ho la brillante idea di chiedere alla mia responsabile cosa c'è da fare, anche se una vocina dentro di me, continuava a dire NOOOOOOOOOO.

Come volevasi dimostrare, cinque ore di rese, già, nel settore di esoterismo, che comprende una serie infinita di sotto settori, anche il più zelante lavoratore preferirebbe la fuga,escludendo astrologia, numerologia e massoneria, gli altri sono davvero assurdi, come reincarnazione o misteri vari....bah

Quattro pagine fitte, piene di codici e titoli, guardo avvilita le “immense” scaffalature che diventano sempre più grandi ed io rimpicciolisco sempre più, aiutooo, bello lavorare in una libreria, la prossima persona che mi dice una cosa del genere la strozzo!

I titoli dei libri mi hanno fatto “pariare”:

1) “i morti ritornano”, ma anche no, stanno bene dove stanno

2) “la riconnessione”, hahaha nn ti funziona internet???

3) “il libro degli angeli se domani rispondono”, attendere prego...

4)“un corso in miracoli”, ora so come “svoltare” nella vita...

5)“la vita con gli spiriti”, mizziga già siamo in troppi!!!

Il bello che oltre ad impazzire a cercare i libri, dovevo lottare con i clienti, sembravano essersi ammassati tutti lì, un giocatore di rugby contro il blocco, in più occhio a nn perdere di vista i titoli che toglievo, puntualmente c'era la cliente di turno che nn solo, si era attacca a mo di piattola, per capire io che stessi combinando, sentendo il suo respiro sul collo, “ma fatt' a llà”, divertendosi a spostarmi i libri, grrr, ora me la mangio!!!


giovedì 17 giugno 2010

Muto

Ore 14,30 caldo molto caldo, obbiettivo recuperare la moto dal meccanico, penso al percorso da farsi, l'unica speranza che durante il tragitto , possa apparire come per incanto un' autobus, ma so già d'essere ottimista...

Dopo un impervia salita mi attende la lunga discesa, che ingenua, ho calcolato “malissimo” le distanze, nn sono proprio due curve... ma si, che ci vuole, hahahaha un paio di pattini, uno skateboard, un paracadute così mi lancio.

Via Caravaggio nn perdona, il sole picchia forte e lo scenario cambia di continuo, cerco di scansare gli improvvisi baratri in questo assurdo “deserto roccioso”, ma dove stanno le oasi, almeno una “pe' scagno”, no ???

Niente bus, appaiono solo nel traffico, quando hai una fretta “indemoniata”, e ti costringono alle manovre più assurde, per superarli, poi vorrei capire con quale criterio studiano la distanza tra una fermata e l'altra...maledetti!

Pelle bruciacchiata, fiato corto e sudorazione a palla, ma ero finalmente arrivata, eccola lì, pronta per rilasciarmi a piedi?!?

Nn lo pensare mai, io a piedi ma “stai for'”, ma che fai sfotti, ora gli do fuoco, ne sentivo proprio il bisogno d'essere presa in giro dall'aiutante del mio meccanico, l'avrò incenerito con lo sguardo, nn ha fiatato più, “muto” ... del resto nn mi sembra che tu nn stia messo meglio, in quale girone dell'inferno ti trovi??? hihihihii

mercoledì 16 giugno 2010

'a bella "smarmella"

La “sveglia naturale”, il mal di pancia, ha preceduto il pianto, della mia dolce gatta, che ogni mattina verso le 6 circa, mi dà il buon giorno... la guardo e sogghigno soddisfatta, (ma poi di cosa) hahahah t'ho fregata.
Una volta lavata e fattosi l'ora d' apertura dell'officina del meccanico, metto giù un piano d'azione per riuscire da sola ( si fa per dire) a mettere in moto, il mio potente mezzo.
Fattori da considerare: 1) il peso della moto;
2) trovare una strada con un po' di pendenza;
3) qualche anima pia che mi aiuti a spingerla;
4) il caldo.

Le prime due sono risolvibili, considerando che è parcheggiata nel cortile sotto casa, dove c'è lo spazio per la manovra, e c'è anche una lieve discesa, geniaccio, ma di che mi compiaccio... ammetto, nn è una mia idea, l'ho visto già fare.
Il simpatico signore del terzo piano, ogni mattina alle 9,15 va a lavoro, in moto, guarda caso è parcheggiata dove si trova la mia, hihihih, se sfodero un faccino triste, da “cane bastonato” nn potrà dire di no, in fin dei conti nn fa ancora caldissimo, male che vada, dopo avrà un po' l'ascella pezzata, hehehehe.

Ma guarda un po' chi vedo seduto sulle scale del palazzo di fronte?
Un operaio che oltre a guardarsi con fare pigro i culi delle passanti, aveva scritto in faccia, ridatemi il letto, voglio ancora dormire....

Mi dirigo verso di lui con fare deciso, scena da Far West, ci fissiamo, per un “lunghissimo” secondo, cosa andrà trovando, sicuro qualche rogna, buon giorno le posso chiedere la cortesia di darmi una mano a spingere, la moto nn vuol saperne di partire, (dai dia dai dai), lo sapevo, va beh, si alza di scatto e mi fa capire di si, grande!

Mi impappino, prima gli do del lei poi gli do del tu, il primo tentativo nn va in porto, mi sento frustrata ed imbranata, mi scuso, e lui mi spinge a riprovare rincuorandomi pure, gli do una breve occhiata, prima di risalire sul mio potente mezzo, la sua espressione è tutta un programma, mi doveva proprio capitare sta pazza psicopatica, 'a bella “smarmella” su!
Metto la seconda, lascio andare la leva della frizione e la moto parte...siiiiiiiiiiiiiiiiiiii meccanico a me!

lunedì 14 giugno 2010

Punizione Divina

La malsana abitudine dei nostri cari compaesani, prevede che quando ci si sposti con degli amici o ci si incontri con gli stessi per caso, in veicoli diversi, è di farsi come “minimo” una chiacchiera dal motorino o moto che sia, con la macchina accanto, ci sono diverse tipologie di approccio, quelli che si lasciano trasportare dalla macchina tenendo la mano ben salda sullo sportello, direi una forma evoluta di “sidecar”; o quelli che sembrano salutare velocemente, perché si affiancano senza contatto, illusi.

In realtà nn hanno nessuna intenzione di muoversi, nn curanti né del doppio senso, né tanto meno del traffico, privando, noi altri di poter fare un po' di sano “zig zag” per nn restare imbottigliati.

Lo scenario è da incubo per gli automobilisti, che vengono nel senso di marcia opposto, il perché?... Semplice sanno che “the others” ovvero noi “cavalli scalpitanti” nn vediamo l'ora di liberarci dei maledetti “chiacchieratori”, considerando il poco spazio, iniziano con i vari scongiuri: fa che nn mi striscino la fiancata, fa che nn ci sia nessun folle …

Ahimè, ieri, lo specchietto laterale di una 500, no nuova, di più, ha dovuto fare i conti con la leva della mia frizione, si lo so, nn si fa, ma era impensabile continuare a respirare il tubo di scarico della moto davanti a me, ero costretta dalle circostante a superare il “sidecar” credendo d'aver calcolato bene le distanze, ed invece l'ho battezzata...il simpatico appellativo lo merito tutto...:)

Le maledizioni del conducente mi hanno colpito e punito, con una velocità impressionante, la moto il giorno dopo nn ne voleva proprio sapere d'accendersi...chi la fa l'aspetti????

domenica 13 giugno 2010

no panic

Ore 21:45, respiro regolare, abiti, non consoni (come mio solito) scarpe aperte e pantalone un po' troppo leggero per andare in moto in tangenziale, ma la noia di dover fare la strada intera e la voglia di mettermi un po' alla prova è stata troppo forte, una prima volta senza alcun tipo di paura, in puro stato adrenalinico. Una volta arrivata al casello la voglia di superare le diverse macchine in coda era forte, lo faccio o nn lo faccio, desisto va...anche se... la tentazione mi ha accompagnata fino allo sportello, l'impatto con il casellante è stato prima d'indifferenza (cosa normale visto come si rincoglioniscono, davanti al monitor), nel darmi il resto mi ha guardato “basito” “azz ma vedi un po' questa”, cerco d'essere veloce nel rimettere in tasca le monete, senza farle cadere, mi rivolto verso di lui, e mi strizza l'occhio , in segno d'approvazione, “hahahaha” metto la prima e schizzo via veloce...