domenica 27 giugno 2010

Camminare a piedi no?!?

Avevo il casco integrale, quella grandissima...nn ha potuto sentire le mie “jastemme”, stronza, ma nn guardi, ti immetti così senza una freccia, nn curante di tutto un mondo attorno, tu vai “a cazzo di cane”, e per la brusca frenata mi si è pure spenta la moto, ed il bello che nn si è accorta di niente, sono questi momenti, che ti fanno desiderare d' avere un lancia fiamme, con un semplice “clic” lei e la sua macchina, brucerebbero... già.

Oltre ai pedoni cecchini, esiste un'altra categoria da cui doversi difendere, ed quella delle “donne-farfalla” alla guida, nn prestano attenzione credono che la strada sia loro, ed un fenomeno legato alla macchina.

Appena si siedono nell'abitacolo cambiano, all'improvviso , il loro cervello si riempe di farfalle inferocite, sarà il continuo sbattere d'ali o il sovraffollamento, da impedire d'essere accorte e vigili, difatti prediligendo manovre assurde una di questa è l' inversioni di marcia subito dopo una curva, ovviamente la macchina è quasi sempre una di quelle enormi, così possono occupare meglio entrambe le corsie, mi sembra giusto!

Benedette creature, ma camminare a piedi, no?!?


mercoledì 23 giugno 2010

Mega Corno

Il risveglio nn è stato dei migliori, prima il martellare di un rumore in lontananza, poi sempre più chiaro e con la stessa cadenza, desumo fosse la sveglia nn capisco il perché a quell'ora, boh, poi come se nn bastasse, la pancia, un gran male, ciò si è tradotto in uno stato umorale nero.

Mi sa che si è fatta ora di alzarsi, anche se sono le 6,30 credo, va beh, in meno di un minuto sono in strada, cavolo nn ho lasciato nemmeno un biglietto, che figura, nn solo mi sono autoinvitata a dormire da lei ed già la seconda volta che sparisco, le mando un sms dopo... al solito.

Cosa t'hanno fatto, ma che cazzo, pedalino posteriore della moto tranciato di netto, paraurti della marmitta ammaccato, frizione rotta, “t'anna magnà e cane e canciello”, qualche beota deve averla fatta cadere facendo manovra, odio profondo.

Ottime premesse per una fantastica giornata, voglio un mega corno, si uno scudo, neanche il tempo di finire di fantasticare, che un cretino in vespa decide di attraversare la strada in trasversale, tagliandola sia a me e sia al pullman che mi precedeva sulla destra, nn so come, sono riuscita a frenare, nn so come, nessuno dei due è caduto, nn so come nn sono scesa dalla moto e l'ho preso a capate con tutto il casco.

Ma ti sembra normale, così si porta la vespa, grazie tu sei distratta, ascolti la musica, ma che dici, mi sa che hai bevuto, ma l'hai vista la posizione della vespa in orizzontale rispetto alla strada, se ci fosse stato un pedone l'ammazzavi, per quanto possano essere folli, nn attraversano così, ma va, se permetti io sono più grande ed ho una maggiore esperienza, si certo, è si vedo, da come guidi, ma fammi il piacere...

I passanti erano più divertiti che altro, vedere due che litigano senza insultarsi, con espressioni forti, è una cosa inusuale...

martedì 22 giugno 2010

Calcetti

Tempo incerto, dopo una breve riflessione sul prendere la moto o meno, considerando la pioggia ad intermittenza, recuperato “lo scafandro” pantalone e giacca impermeabile, opto per il potente mezzo, la pigrizia e l'aver fatto tardi, sono stati determinanti.

Eccola lì la piccola “fantozzi” sotto l'acqua, manco il tempo d'uscire dal viale di casa che iniziano le prime gocce, si va beh, ora smette, tanto il tratto è breve... nn avevo fatto i conti con la “ciorta” diluvio, in realtà erano delle vere e proprie secchiate d'acqua, solo un genio come me, del resto, poteva lasciare le protezione ben custodite nel bauletto, loro almeno sono al riparo hahahah...

Sulla visiera del caso si era formata una costellazione di gocce d'acqua,la visibilità era scarsa, ed in queste circostanze, bisogna fare molta attenzione ai pedoni, soprattutto quelli senza ombrello, sembrano cecchini pronti a farti fuori, ti puntano e si lanciano, nn si capisce perché loro debbano avere la precedenza, che ci siano le strisce o meno, si lanciano ad occhi chiusi a chi “coglio coglio”.

Per un soffio, hihihihi è toccata alla macchina davanti a me lottare con “l'orco” inferocito, ma dove sta guardando, ma le sembra questo il modo di guidare, ma si vergogni, io sono cardiopatica, toccandosi il petto, una scena madre, da oscar, ma che brava, il poveretto è dovuto uscire dalla macchina per tranquillizzare la signora, che aveva iniziato a dare dei calcetti alla ruta anteriore, tutto sotto una pioggia incessante.


domenica 20 giugno 2010

fatt' a llà

Ore 16 di un sabato pomeriggio uggioso, dopo aver “timbrato” il cartellino, da brava schiava, ho la brillante idea di chiedere alla mia responsabile cosa c'è da fare, anche se una vocina dentro di me, continuava a dire NOOOOOOOOOO.

Come volevasi dimostrare, cinque ore di rese, già, nel settore di esoterismo, che comprende una serie infinita di sotto settori, anche il più zelante lavoratore preferirebbe la fuga,escludendo astrologia, numerologia e massoneria, gli altri sono davvero assurdi, come reincarnazione o misteri vari....bah

Quattro pagine fitte, piene di codici e titoli, guardo avvilita le “immense” scaffalature che diventano sempre più grandi ed io rimpicciolisco sempre più, aiutooo, bello lavorare in una libreria, la prossima persona che mi dice una cosa del genere la strozzo!

I titoli dei libri mi hanno fatto “pariare”:

1) “i morti ritornano”, ma anche no, stanno bene dove stanno

2) “la riconnessione”, hahaha nn ti funziona internet???

3) “il libro degli angeli se domani rispondono”, attendere prego...

4)“un corso in miracoli”, ora so come “svoltare” nella vita...

5)“la vita con gli spiriti”, mizziga già siamo in troppi!!!

Il bello che oltre ad impazzire a cercare i libri, dovevo lottare con i clienti, sembravano essersi ammassati tutti lì, un giocatore di rugby contro il blocco, in più occhio a nn perdere di vista i titoli che toglievo, puntualmente c'era la cliente di turno che nn solo, si era attacca a mo di piattola, per capire io che stessi combinando, sentendo il suo respiro sul collo, “ma fatt' a llà”, divertendosi a spostarmi i libri, grrr, ora me la mangio!!!


giovedì 17 giugno 2010

Muto

Ore 14,30 caldo molto caldo, obbiettivo recuperare la moto dal meccanico, penso al percorso da farsi, l'unica speranza che durante il tragitto , possa apparire come per incanto un' autobus, ma so già d'essere ottimista...

Dopo un impervia salita mi attende la lunga discesa, che ingenua, ho calcolato “malissimo” le distanze, nn sono proprio due curve... ma si, che ci vuole, hahahaha un paio di pattini, uno skateboard, un paracadute così mi lancio.

Via Caravaggio nn perdona, il sole picchia forte e lo scenario cambia di continuo, cerco di scansare gli improvvisi baratri in questo assurdo “deserto roccioso”, ma dove stanno le oasi, almeno una “pe' scagno”, no ???

Niente bus, appaiono solo nel traffico, quando hai una fretta “indemoniata”, e ti costringono alle manovre più assurde, per superarli, poi vorrei capire con quale criterio studiano la distanza tra una fermata e l'altra...maledetti!

Pelle bruciacchiata, fiato corto e sudorazione a palla, ma ero finalmente arrivata, eccola lì, pronta per rilasciarmi a piedi?!?

Nn lo pensare mai, io a piedi ma “stai for'”, ma che fai sfotti, ora gli do fuoco, ne sentivo proprio il bisogno d'essere presa in giro dall'aiutante del mio meccanico, l'avrò incenerito con lo sguardo, nn ha fiatato più, “muto” ... del resto nn mi sembra che tu nn stia messo meglio, in quale girone dell'inferno ti trovi??? hihihihii

mercoledì 16 giugno 2010

'a bella "smarmella"

La “sveglia naturale”, il mal di pancia, ha preceduto il pianto, della mia dolce gatta, che ogni mattina verso le 6 circa, mi dà il buon giorno... la guardo e sogghigno soddisfatta, (ma poi di cosa) hahahah t'ho fregata.
Una volta lavata e fattosi l'ora d' apertura dell'officina del meccanico, metto giù un piano d'azione per riuscire da sola ( si fa per dire) a mettere in moto, il mio potente mezzo.
Fattori da considerare: 1) il peso della moto;
2) trovare una strada con un po' di pendenza;
3) qualche anima pia che mi aiuti a spingerla;
4) il caldo.

Le prime due sono risolvibili, considerando che è parcheggiata nel cortile sotto casa, dove c'è lo spazio per la manovra, e c'è anche una lieve discesa, geniaccio, ma di che mi compiaccio... ammetto, nn è una mia idea, l'ho visto già fare.
Il simpatico signore del terzo piano, ogni mattina alle 9,15 va a lavoro, in moto, guarda caso è parcheggiata dove si trova la mia, hihihih, se sfodero un faccino triste, da “cane bastonato” nn potrà dire di no, in fin dei conti nn fa ancora caldissimo, male che vada, dopo avrà un po' l'ascella pezzata, hehehehe.

Ma guarda un po' chi vedo seduto sulle scale del palazzo di fronte?
Un operaio che oltre a guardarsi con fare pigro i culi delle passanti, aveva scritto in faccia, ridatemi il letto, voglio ancora dormire....

Mi dirigo verso di lui con fare deciso, scena da Far West, ci fissiamo, per un “lunghissimo” secondo, cosa andrà trovando, sicuro qualche rogna, buon giorno le posso chiedere la cortesia di darmi una mano a spingere, la moto nn vuol saperne di partire, (dai dia dai dai), lo sapevo, va beh, si alza di scatto e mi fa capire di si, grande!

Mi impappino, prima gli do del lei poi gli do del tu, il primo tentativo nn va in porto, mi sento frustrata ed imbranata, mi scuso, e lui mi spinge a riprovare rincuorandomi pure, gli do una breve occhiata, prima di risalire sul mio potente mezzo, la sua espressione è tutta un programma, mi doveva proprio capitare sta pazza psicopatica, 'a bella “smarmella” su!
Metto la seconda, lascio andare la leva della frizione e la moto parte...siiiiiiiiiiiiiiiiiiii meccanico a me!

lunedì 14 giugno 2010

Punizione Divina

La malsana abitudine dei nostri cari compaesani, prevede che quando ci si sposti con degli amici o ci si incontri con gli stessi per caso, in veicoli diversi, è di farsi come “minimo” una chiacchiera dal motorino o moto che sia, con la macchina accanto, ci sono diverse tipologie di approccio, quelli che si lasciano trasportare dalla macchina tenendo la mano ben salda sullo sportello, direi una forma evoluta di “sidecar”; o quelli che sembrano salutare velocemente, perché si affiancano senza contatto, illusi.

In realtà nn hanno nessuna intenzione di muoversi, nn curanti né del doppio senso, né tanto meno del traffico, privando, noi altri di poter fare un po' di sano “zig zag” per nn restare imbottigliati.

Lo scenario è da incubo per gli automobilisti, che vengono nel senso di marcia opposto, il perché?... Semplice sanno che “the others” ovvero noi “cavalli scalpitanti” nn vediamo l'ora di liberarci dei maledetti “chiacchieratori”, considerando il poco spazio, iniziano con i vari scongiuri: fa che nn mi striscino la fiancata, fa che nn ci sia nessun folle …

Ahimè, ieri, lo specchietto laterale di una 500, no nuova, di più, ha dovuto fare i conti con la leva della mia frizione, si lo so, nn si fa, ma era impensabile continuare a respirare il tubo di scarico della moto davanti a me, ero costretta dalle circostante a superare il “sidecar” credendo d'aver calcolato bene le distanze, ed invece l'ho battezzata...il simpatico appellativo lo merito tutto...:)

Le maledizioni del conducente mi hanno colpito e punito, con una velocità impressionante, la moto il giorno dopo nn ne voleva proprio sapere d'accendersi...chi la fa l'aspetti????

domenica 13 giugno 2010

no panic

Ore 21:45, respiro regolare, abiti, non consoni (come mio solito) scarpe aperte e pantalone un po' troppo leggero per andare in moto in tangenziale, ma la noia di dover fare la strada intera e la voglia di mettermi un po' alla prova è stata troppo forte, una prima volta senza alcun tipo di paura, in puro stato adrenalinico. Una volta arrivata al casello la voglia di superare le diverse macchine in coda era forte, lo faccio o nn lo faccio, desisto va...anche se... la tentazione mi ha accompagnata fino allo sportello, l'impatto con il casellante è stato prima d'indifferenza (cosa normale visto come si rincoglioniscono, davanti al monitor), nel darmi il resto mi ha guardato “basito” “azz ma vedi un po' questa”, cerco d'essere veloce nel rimettere in tasca le monete, senza farle cadere, mi rivolto verso di lui, e mi strizza l'occhio , in segno d'approvazione, “hahahaha” metto la prima e schizzo via veloce...