giovedì 17 giugno 2010

Muto

Ore 14,30 caldo molto caldo, obbiettivo recuperare la moto dal meccanico, penso al percorso da farsi, l'unica speranza che durante il tragitto , possa apparire come per incanto un' autobus, ma so già d'essere ottimista...

Dopo un impervia salita mi attende la lunga discesa, che ingenua, ho calcolato “malissimo” le distanze, nn sono proprio due curve... ma si, che ci vuole, hahahaha un paio di pattini, uno skateboard, un paracadute così mi lancio.

Via Caravaggio nn perdona, il sole picchia forte e lo scenario cambia di continuo, cerco di scansare gli improvvisi baratri in questo assurdo “deserto roccioso”, ma dove stanno le oasi, almeno una “pe' scagno”, no ???

Niente bus, appaiono solo nel traffico, quando hai una fretta “indemoniata”, e ti costringono alle manovre più assurde, per superarli, poi vorrei capire con quale criterio studiano la distanza tra una fermata e l'altra...maledetti!

Pelle bruciacchiata, fiato corto e sudorazione a palla, ma ero finalmente arrivata, eccola lì, pronta per rilasciarmi a piedi?!?

Nn lo pensare mai, io a piedi ma “stai for'”, ma che fai sfotti, ora gli do fuoco, ne sentivo proprio il bisogno d'essere presa in giro dall'aiutante del mio meccanico, l'avrò incenerito con lo sguardo, nn ha fiatato più, “muto” ... del resto nn mi sembra che tu nn stia messo meglio, in quale girone dell'inferno ti trovi??? hihihihii

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